Sa Coia Maurredina

Quasi mezzo secolo di sposalizi: domenica 4 agosto ritorna a Santadi, per la prima volta nel tardo pomeriggio, Sa coia maurreddina, il matrimonio mauritano.

Si parte alle 16 con la vestizione degli sposi presso “sa domu antiga“. Un’ora più tardi sarà la volta della sfilata di 30 gruppi folcloristici provenienti da tutta la Sardegna, suonatori di launeddas, traccas e cavalieri in costume. Alle 19 sul sagrato della chiesa di San Nicolò, sarà celebrata la messa nuziale con l’omelia in lingua sarda.

La colonna sonora? Canti in campidanese del coro i Nuraghi di Sestu. Al termine della liturgia sarà praticato dai genitori degli sposi l’antico rito propiziatorio di “Sa Gratzia“. Dalle 21.30 in poi via alla grande festa di canti e balli popolari.

Domenica sarà la giornata clou, ma la festa comincia venerdì 2 agosto alle 21.30 con la rassegna Sonus de coia: sul palcoscenico di piazza Marconi sarà proiettato il film Cainà con il commento musicale eseguito dal vivo da Mauro Palmas (mandola, liuto cantabile kalimba) e Alessandro Foresti (fisarmonica). A seguire (ore 23) si terrà il concerto di musiche d’autore “Storie di note” con Gigi Marras in quartetto acustico.

  • Sabato 3 sempre alle 21.30 prosegue la rassegna Sonus de coia con il concerto Limbas, viaggio musicale nei canti delle lingue minoritarie. Sul palco di piazza Marconi si esibiranno per la canzone in lingua sarda gli Elva Lutza (vincitori del premio Parodi 2011), per il catalano l’attrice e cantante Ester Formosa, per la lingua occitana–provenzale Renat Sette, per il friulano Elsa Martin con Marco Bianchi (vincitori del premio Parodi 2012). 
  • Domenica 4 agosto dalla mattina alle 10 saranno allestiti laboratori attivi per la preparazione del pane tipico su cocoi pintau e i dolci tradizionaliPer i visitatori c’è anche la possibilitá di una degustazione guidata del vino e dell’olio di Santadi. Sonus de coia dal mondo vedrà la partecipazione di formazioni folcloriche provenienti dal Messico, Costa D’Avorio, Belgio, Repubblica ceca che coinvolgeranno il pubblico con le sonorità locali delle feste popolari. Nella sala consiliare si potrà visitare la mostra di abiti di gala del patrimonio etnografico dell’isola, curata dall’antropologa Cinzia Frau.

 

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