Ricette sardegna

Mamoiada e i Fuochi di Sant’Antonio Abate

issohador

Fuochi di Sant’Antonio Abate 2015: appena terminati i festeggiamenti natalizi, già ci si prepara per una delle feste più belle e ancestrali della nostra amata isola, i fuochi di Sant’Antonio Abate, che divamperanno nelle piazze di tantissimi paesi della Sardegna e cadono attorno alla seconda decade di gennaio 2015, vi abbiamo già parlato in un nostro recente post di Sa Tuvera di Sorgono, mentre oggi ci soffermiamo sui festeggiamenti nella terra dei Mamuthones e Issohadores, quindi come avete compreso parliamo di Mamoiada.

In alcuni paesi dell’interno il rito è meglio conservato e dura fino a tre giorni, è il caso di Mamoiada, dove prende il nome di “ Sant’ Antoni de su Ohu“, dove numerosi  falò saranno accesi nei vari rioni del paese (si è arrivati a contarne oltre quaranta), ma questi festeggiamenti si caratterizzano  soprattutto “sa prima essida“, la prima uscita delle maschere tradizionali, di Mamuthones e Issohadores, comincia così infatti il carnevale in Sardegna.

Qui il programma completo dei Fuochi di Sant’Antonio a Mamoiada il 16, 17 e 18 gennaio 2015:

ore 16,30 – Santa Messa in onore di Sant’ Antonio Abate, presso la Chiesa della Beata Vergine Assunta, a cui seguirà la benedizione del fuoco nella piazza della chiesa, con il Parroco e i fedeli a girarvi intorno tre volte recitando il credo. Dopo la benedizione verranno accesi gli altri fuochi quindi secondo la tradizione infatti ogni rione deve accendere il proprio falò con un tizzone preso dal fuoco benedetto – intorno ai quali ci si ritrova per chiacchierare, per ballare, per bere un bicchiere di vino e degustare i tanti dolci tipici preparati per l’occasione.

ore 14,30 – Vestizione dei Mamuthones e Issohadores presso la sede della Pro Loco in via Sardegna, quindi – a seguire – l’”uscita” delle maschere, la sfilata nelle vie del paese e soprattutto il ballo attorno ai fuochi.

La grande festa volge al termine accompagnata dalle ultime braci, gli ultimi bicchieri e gli ultimi dolci della festa – su Popassinu nigheddu, nero come il Mamuthone, su
Popassinu biancu come la maschera dell’Issohadore, su coccone ‘in mele o pane dei piccoli ed infine le delicatissime caschettas.

Qui sotto un bellissimo video pubblicato su Youtube riferito alla passata edizione della Festa.

 

 

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