…Il significato della parola sarda Carrasecare – Carnevale in sardo

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Foto di Gianfranco Fine

…Il significato della parola sarda Carrasecare
Il carnevale che sopravvive all’interno dell’isola si presenta con tratti assai arcaici.
Non ha niente a che fare con i carnevali trasgressivi che comportano travestimenti e capovolgimenti di ruoli.

É un carnevale tragico e luttuoso, basato sul concetto di morte e rinascita, teso alla richiesta della pioggia e alla commemorazione di Dioniso, dio della vegetazione e dell’estasi, che ogni anno muore e rinasce nel ciclo naturale dell’eterno ritorno.

La parola carrasecare (carre de secare), con la quale si designa il carnevale sardo, etimologicamente significa carne viva da smembrare.

I seguaci di Dioniso infatti laceravano capretti e torelli vivi per ricordare la morte del dio che era stato sbranato dai titani.

Osservare le arcaiche maschere dell’interno della Sardegna, vestite di pelli, cariche di campanacci o di ossi animali, col volto annerito dal sughero bruciato o coperto da una maschera nera, significa fare un tuffo nella preistoria.

Mimano la passione e la morte di Dioniso Mainoles, il cui nome in Sardegna si è corrotto in Maimone, nome che viene dato genericamente a tutte le maschere.

La cattura e la morte di Dioniso viene rappresentata attraverso la cattura e la morte di una vittima sostitutiva.

Le maschere si muovono in una sorta di danza zoppicante che rappresenta lo squilibrio deambulatorio tipico delle feste dionisiache.
(testi Prof.ssa Dolores Turchi)

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