Gli spiriti e i fantasmi che ancora oggi si aggirano in Sardegna

Gli spiriti e i fantasmi che ancora oggi si aggirano in Sardegna

I fantasmi non smettono mai di affascinarci e sono presenti fin dall’antichità nelle storie popolari e nelle leggende. Da un lato ci regalano la speranza che ci sia qualcosa dopo questa vita, mentre allo stesso tempo ci terrorizzano e ci permettono di analizzare, paradossalmente, cosa voglia dire essere vivi. Se di fantasmi sembra essere pieno il mondo, spesso però quelli che conosciamo sono principalmente arrivati dall’immaginario anglosassone e raramente conosciamo gli spettri e gli spiriti che si aggirano per le nostre regioni. La Sardegna sembra essere abitata da fantasmi particolarmente interessanti le cui storie vengono ancora ricordate grazie a leggende popolari.

Tutti amano i fantasmi

La figura del fantasma, o dello spirito di una persona passata a miglior vita, è da sempre servita all’umanità per interrogarsi sul significato della vita, della morte e, a volte, perfino dell’amore. I fantasmi popolano storie già nell’antichità con figure come Euridice e assumono ruoli fondamentali in opere come Amleto di Shakespeare, edito ancora oggi in Italia da Feltrinelli, nel XVI e XVII secolo. I fantasmi non sono però rimasti solo retaggio dei secoli passati ma ancora oggi appaiono nei media per intrattenerci e farci riflettere. Chiunque sia stato bambino negli anni ‘90 ricorderà le avventure del fantasmino Casper nel fim omonimo del 1995 con Christina Ricci e prodotto da Universal Pictures.

Il lato più inquietante dei fantasmi è invece stato approfondito a lungo nel settore dell’intrattenimento, andando a creare storie di spiriti che infestano manieri e terrorizzano i loro abitanti come nel caso della serie di successo The Haunting of Bly Manor uscita nel 2020 su Netflix e slot machine come Spectre Estate del casinò online Betway Casinò, i cui personaggi sono appunto spiriti malintenzionati accompagnati da una colonna sonora inquietante. Prodotti come Being Human, la serie britannica firmata BBC ma che vanta anche un remake statunitense, analizzano invece in maniera più intimistica il senso della vita umana attraverso le vicissitudini delle creature sovrannaturali protagoniste dei diversi episodi, tra cui spiccano anche dei fantasmi. Che siano teneri, spaventosi o tragici, i fantasmi sono ancora vivi nell’immaginario collettivo, ma purtroppo spesso non conosciamo le storie degli spiriti che abitano il nostro territorio. Quali sono i fantasmi più celebri della Sardegna?

IMAGE SOURCE: unsplash.com  Le donne fantasma della Sardegna
Le donne fantasma della Sardegna

Sono moltissime le leggende riguardanti i fantasmi della Sardegna e non basterebbe un articolo a elencarli tutti. Una cosa però salta all’occhio: moltissimi di questi spiriti sono donne, realmente esistite o leggendarie, che hanno incontrato un triste destino. Tra queste spicca senza dubbio la sfortunata Zaira Deplano Pinna, che riposa oggi al cimitero monumentale di Iglesias. Vissuta veramente, la bambina si spense a soli sei anni nel 1901 e lo scultore Giuseppe Sartorio scolpì in suo onore una celebre statua sulla sua tomba, detta la bambina col cerchio. Secondo alcune leggende raccontate ai bambini, di notte la statua di Zaira si risveglierebbe per mettersi a giocare con il cerchio e arrampicarsi sui tetti. Venne invece soprannominata “la sanguinaria” Violante Carroz, contessa di Quirra e di Cagliari all’inizio del XV secolo. Dopo una vita caratterizzata da avidità e crudeltà, Violante morì proprio presso il castello di Quirra dove ancora oggi pare si aggiri il suo fantasma.

Villa Capresa, a Sassari, è conosciuta come la villa dei fantasmi: molti testimoniamo di aver udito voci e suoni, come quello di un pianoforte, tra le sue stanze. Ma tra i suoi abitanti le più inquietanti troviamo le monache, che possono essere viste passeggiare in processione, in quanto un tempo la villa era parte di un convento. Tra gli spiriti femminili più celebri della Sardegna spicca infine il fantasma del nuraghe Femminedda, edificio abitato da una giovane vestita di bianco ingiustamente condannata a morte che ancora oggi cerca la sua pace.

I fantasmi senza testa

Altro elemento costante nelle leggende sui fantasmi sardi è la presenza di molti spiriti privi di testa. Nel caso del bambino che infesta ancora oggi il Lazzaretto di Cagliari la testa non è però sua: secondo la leggenda, dopo essere morto di peste, questo spirito si aggira calciando sempre il teschio di un’altra vittima dell’epidemia. Il fantasma del celebre prete di Arbus fu invece decapitato dal cittadini inferociti a causa della sua avarizia. Questo prelato era infatti solito accumulare ingenti ricchezze per poi nasconderle presso una fonte. Catturato per le sue ingiustizie, non rivelò mai la posizione del suo tesoro e per vendetta venne decapitato. Il suo spirito però non si dà pace e ancora oggi si aggira nei pressi della fonte. Nascondono invece la mancanza della testa con un cappuccio i fantasmi che si aggirano a Mogoro, probabilmente un tempo monaci che abitavano il convento divenuto poi prigione.

Manca anche la testa al Cavalier Toro, anch’egli, come Zaira, vissuto realmente, e che infesta ancora oggi Villaggio Asproni. Al secolo Cavaliere Luigi Toro, l’uomo fu sindaco di Gonnesa alla fine del XIX secolo. Se secondo molti la casa abitata dal Cavalier Toro in vita è teatro di diverse apparizioni sovrannaturali, il Cavaliere stesso appare più volentieri tra gli edifici di Villaggio Asproni annunciandosi con vortici di vento, a cavallo e, ovviamente, privo di testa. Questa leggenda è una delle preferite da curiosi e cacciatori di fantasmi e online è possibile leggere diversi resoconti di persone che si sono recate di notte presso Villaggio Asproni con la speranza di veder apparire il Cavalier Toro e che in alcuni casi hanno anche filmato le proprie esperienze pubblicandole su YouTube.

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