Ricette sardegna

Anicini: ricetta sarda

Anicini ricetta sarda

L’origine di questi dolci non è certa ma sono preparati in diverse regioni tra cui Sardegna, Sicilia e Liguria , questa che vi proponiamo oggi è una ricetta sarda

 

Ingredienti

Preparazione:

  1. Prima di iniziare la preparazione tutti gli ingredienti dovranno essere a temperatura ambiente, quindi eventualmente togliere le uova dal frigorifero e anche lo strutto, quest’ ultimo dovrà essere morbidissimo , quindi eventualmente metterlo vicino a una fonte di calore ma senza farlo sciogliere nel pentolino.
  2. Mettere le uova in una ciotola e lavorarle con le fruste elettriche per qualche minuto finché cominceranno ad essere spumose, quindi aggiungere lentamente e sempre lavorando con le fruste lo zucchero e il liquore di anice, infine aggiungere lo strutto.
  3. Una volta che avrete ottenuto un composto chiaro e gonfio unite la farina setacciata con il lievito, poco per volta, amalgamandola con una spatola , aggiungere anche i semi di anice che avrete schiacciato in un mortaio o se preferite sminuzzati con un coltello molto affilato, potrete anche metterli interi ma io preferisco schiacciarli perché trovo che sprigioni meglio l’aroma e anche per non ritrovarmi il semino in bocca, ma ovviamente questo punto è una questione di gusti.
  4. A questo punto avrete ottenuto un composto molto morbido ma che potrete prendere con le mani, ungete bene le mani con dell’ olio e rovesciate il composto su una placca da forno rivestita di carta forno e date una forma allungata come per formare una pagnotta rettangolare.
  5. Infornare nel forno già caldo a 200 gradi per 25/30 minuti circa, la superficie dovrà essere dorata, fate comunque la prova stecchino.
  6. Si formeranno delle crepe sulla superficie ma è tutto normale.
  7. Una volta cotti sfornare e fare raffreddare completamente, poi tagliare a fette di 2 cm circa.

Nella tradizione sarda venivano preparati in occasione di ceriomonie quali matrimoni, battesimi e comunioni.

Per le occasioni importanti venivano decorati e ricoperti, in parte, con la glassa bianca, oppure decorati con un disegno a zig zag.

La tradizione vuole che gli uomini prediligano questo dolce assieme agli amaretti, in modo particolare, perché poco zuccherino e secco così da poter essere bagnato nella malvasia o nel moscato.

Nel Montiferru si preparavano gli anicini per utilizzare il tuorlo, rimasto, dalle uova della ricetta dei bianchini o degli amaretti.

 

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